Giornalista, drammaturgo e narratore, Karel Capek è stato uno dei maggiori scrittori cechi del Novecento. Ha sperimentato, in diversi generi letterari, nuove frontiere della lingua, ottenendo un successo che è andato ben oltre i confini della sua Cecoslovacchia.
Nei romanzi e nelle opere teatrali ha intuito le conseguenze sociali e morali del progresso scientifico e ha affrontato temi di forte attualità, senza dimenticare quelli più fantastici e utopici.
Sua è la nuova accezione data al termine ceco “robota” che da “lavoro duro” passa a indicare l’operaio artificiale e, per estensione, la macchina che può svolgere un lavoro al posto degli esseri umani.