Tra i massimi autori della letteratura polacca contemporanea, Bruno Schulz è oggi pressoché sconosciuto al grande pubblico dei lettori.
Di Schulz sopravvivono una manciata di racconti, qualche lettera, alcuni saggi: tutti i lavori occupano un “libro di piccole dimensioni”.
Eppure, questo libro ha una statura incommensurabile, anche pensando che i suoi racconti sono nati quasi per caso, scritti e spediti insieme alle lettere che si scambiava con i suoi amici.
La voce di Bruno Schulz fu messa a tacere nel più brutale dei modi durante un rastrellamento del ghetto di Drohobyč, sua città natale, nel 1942.